Con una nota ai sottoscrittori l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha reso noto che nell’adunanza del 27 marzo u.s. ha preso in esame lo schema di “Contratto di Commissione con affidamento in uso gratuito di attrezzature per la distribuzione di prodotti petroliferi” sottoscritto da Assopetroli Consorzio Grandi Reti e Faib, Fegica e Figisc, valutando le modifiche apportate dalle parti.
L’Autorità ha riscontrato che allo stato e alla luce delle integrazioni apportate “non risultano emergere elementi di fatto e di diritto sufficienti a giustificare ulteriori accertamenti ai sensi della Legge 287/1990 o degli Artt. 101 e 102 del trattato UE.
L’Autorità precisa anche che con riferimento alla criticità concorrenziale connessa ad una possibile fissazione del prezzo di rivendita, il nuovo testo dell’Articolo 2 appare idoneo a rimuovere il potenziale restrittivo di natura verticale individuato dall’Autorità.
L’Autorità osserva ancora che, quanto alla possibile adozione di modalità uniformi per la definizione della provvigione minima del gestore, le informazioni trasmesse sembrerebbero ridimensionare notevolmente il rischio che essa si traduca in una omogeneizzazione del valore di tale compenso e pertanto in un restringimento, di natura orizzontale, della concorrenza tra retisti. Ciò anche in considerazione del fatto che pure nell’attuale contesto di Contratto Unico di Comodato Gratuito con Somministrazione sono emerse notevoli differenziazioni nei valori dei margini lordi percepiti dai gestori sia tra impianti recanti colori diversi sia tra impianti recanti il medesimo colore.
L’Autorità dà dunque il via libera alla nuova tipologia contrattuale che gli operatori del settore potranno applicare in aggiunta agli attuali Contratti di Comodato e Fornitura ovvero Somministrazione ai sensi dell’Art. 17 comma 2 della Legge 27/2012 che ha stabilito, inequivocabilmente, che la suddetta tipizzazione deve necessariamente avvenire “previa definizione negoziale di ciascuna tipologia”.
Su questo punto l’Autorità esprime, in via generale, la propria opinione di contrarietà, in una prospettiva concorrenziale, a che la liberalizzazione delle forme contrattuali tra titolare di autorizzazione e gestore avvenga tramite accordi interprofessionali di categoria tipizzati e depositati presso il MISE.
Ciò detto da oggi il settore ha una nuova tipologia contrattuale che premia il lavoro delle parti e fornisce agli operatori uno strumento in più per affrontare la delicata congiuntura del mercato petrolifero.