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Il 23 settembre arriva la nuova banconota da 10 euro. Attivati i meccanismi di introduzione

Si è svolto il 28 marzo u.s. presso la Banca d’Italia il nuovo incontro preparatorio all’emissione del biglietto da 10 euro della seconda serie, prevista per il 23 settembre 2014.
L’incontro ha fatto il punto sullo stato di avanzamento nell’adattamento delle apparecchiature e dei dispositivi alla nuova banconota, presentata in tutti i suoi elementi dalla Banca Centrale Europea già il 13 gennaio 2013.
Il largo anticipo della presentazione e del lungo iter di introduzione è stato scandito in modo da garantire a tutte le parti il tempo necessario per prepararsi alla sua ordinaria circolazione.
Presso la Banca d’Italia è possibile attivare la procedura di prestito delle nuove banconote per l’adattamento dei dispositivi di controllo dell’autenticità e delle apparecchiature per la selezione e accettazione delle stesse.
Più brillante e colorata della precedente, più resistente, la nuova banconata da 10 euro, della serie Europa, sbarcherà il 23 settembre negli Stati dell’unione che hanno adottato la moneta(*). Sei tecniche di stampa e un sistema di verifica e controllo del 100% delle banconote immesse sul mercato, danno alla nuova moneta un migliore grado di affidabilità: maggiore durata all’usura, più livelli di sicurezza introdotti e tracciabilità. Sullo stesso stile della banconota da 5 euro, di cui attualmente ne circolano circa 2 miliardi di pezzi, si stima che ne arriveranno sul mercato oltre 4 miliardi di pezzi: ad oggi il numero totale dei biglietti di euro in circolazione nel mondo ha raggiunto una diffusione e utilizzo pari a quella del dollaro. Ciò dimostra, inequivocabilmente, l’importanza ed il valore che ha raggiunto la “divisa”.
Il tutto mentre proseguono, nel nostro Paese, i lavori per rendere accettabile la nuova banconota. A cominciare, per stare nel settore della distribuzione carburanti, dalle apparecchiature self service: un adeguamento non sempre facile, che impone interventi sul campo e costi di adeguamento dei lettori ottici e dei sensori delle “macchinette” che richiedono tempi e risorse per dare un servizio completo e puntuale ai consumatori.

(*) Stati membri dell’Unione europea che utilizzano l’euro:
■ Austria
■ Belgio
■ Cipro
■ Estonia
■ Finlandia
■ Francia
■ Germania
■ Grecia
■ Irlanda
■ Italia
■ Lettonia
■ Lussemburgo
■ Malta
■ Paesi Bassi
■ Portogallo
■ Slovacchia
■ Slovenia
■ Spagna

Stati membri dell’Unione europea che non utilizzano l’euro:
● Bulgaria
● Croazia
● Danimarca
● Lituania
● Polonia
● Regno Unito
● Repubblica Ceca
● Romania
● Svezia
● Ungheria