Le tre Associazioni dei gestori hanno formalmente contestato all’Azienda petrolifera Api-Ip la gestione della contabilizzazione dei crediti e più complessivamente delle partite dare avere.
La contestazione – per Faib, Fegica e Figisc – si inserisce nelle crescenti difficoltà degli operatori della rete che sommati alle difficoltà generali del settore realizzano effetti combinati che “stanno rendendo ancor più fragile l’equilibrio economico delle gestioni” dovendo “fronteggiare anche quella finanziaria legata da una parte alla scarsità della liquidità e dall’altra all’inasprimento dei costi di gestione dovuto al caro carburante, oltre ad una inusitata competizione che agisce in maniera dirompente sull’erosione del già esiguo margine”.
Le tre Federazioni denunciano che “in questo quadro si sommano i ritardi e le inefficienze lamentate dai nostri associati, in riferimento alla contabilizzazione delle partite dare avere, con ritardi” significativi ed “ effettuati con meccanismi addirittura incomprensibili”.
“Tutto ciò – per Faib, Fegica e Figisc – considerato che all’origine ci sono inadempienze amministrative e contrattuali aziendali, oltre ad essere inaccettabile sul piano imprenditoriale, configura un abuso di posizione dominante in rapporto ai vincoli di fornitura in esclusiva sotteso al contratto di affidamento di cui sopra”.
Le tre sigle rappresentative dei gestori a marchio rinnovano, quindi, l’invito formale e perentorio all’Azienda a “mettere in atto le ordinarie buone pratiche amministrative e contabili, nel rispetto degli accordi e dei contratti sottoscritti vigenti e tali da non comportare gravi e irreversibili danni economici e finanziari alle gestioni”.