L’ipotesi di tornare a ridurre l’uso del contante ancora una volta fa colpevolmente dimenticare la vera priorità: tagliare drasticamente i costi della moneta elettronica per imprese e cittadini.
Si tratta per giunta di una decisione urgente in quanto a gennaio 2014 scatterà l’obbligo per imprese e professionisti di dotarsi dei pos per beni e servizi che, se non ben gestito, potrebbe determinare ingiusti oneri su tutti e diventare un ulteriore ostacolo per la ripresa dei consumi.
Il Governo non deve sottovalutare questo nodo centrale ed auspichiamo che intervenga in modo sollecito e chiaro a favore di famiglie ed imprese, tenendo conto che esistono fasce sociali deboli, come gli anziani, per le quali le restrizioni sull’uso del contante diverrebbe una assurda complicazione.
Del resto finora la riduzione dell’uso del contante non ha prodotto grandi risultati, anche perché a provocarla più che le norme sono state la crisi e le tasse che hanno falcidiato i redditi delle famiglie.
Ma nella discussione sulla opportunità di limitare ancora l’uso del contante non deve mancare la valutazione di quali conseguenze negative si abbatterebbero su importanti settori come il turismo italiano, dato che in altri Paesi direttamente concorrenziali con il nostro i limiti che regolano il contante sono ben superiori. Regalare nuove posizioni di favore ad altri Paesi turistici sarebbe un nuovo duro colpo ad un settore come il nostro turismo già in forti difficoltà”.