L’Assemblea Elettiva della Faib di Roma, tenutasi il 26 settembre 2013, ha eletto all’unanimità a Presidente Provinciale della Faib, Giuseppe Sperduto, uno dei massimi dirigenti storici della Faib da oltre 25 anni, che subentra ad Antonio Della Bina. Nell’occasione la Federazione ha rinnovato gli Organismi dirigenti, nominando 15 componenti della Presidenza, l’Organo Direttivo della Federazione Provinciale, operando in gran parte la conferma nell’incarico di molti dirigenti e l’inserimento di alcuni nuovi giovani eletti. Tra i dirigenti eletti, ai quali va l’augurio per un lavoro proficuo per la Categoria, si segnalano il Presidente uscente Antonio Della Bina, il Presidente del Coordinamento Regionale del Lazio della Faib, Franco Iorio e Giuliano Sarrocco, recentemente insignito della medaglia di Cavaliere del Commercio dal Comune di Roma.
L’Assemblea ha poi discusso e approvato il documento nazionale, non senza svolgere alcune sottolineature e soffermandosi su aspetti che maggiormente toccano le criticità del sistema distributivo in questi ultimi tempi. Per questa ragione, la Faib di Roma ha voluto adottare un Manifesto di intenti che rappresentasse in qualche modo la sintesi delle tesi assembleari, perchè divenisse un vero e proprio manifesto da diffondere tra la Categoria. Il testo oltre a ribadire parole d’ordine che hanno caratterizzato l’azione della Faib nel corso di questi ultimi anni, impegna anche il nuovo gruppo dirigente di Roma, ed esorta i gestori a far sentire la loro voce fin dai propri piazzali, respingendo richieste e pressioni che di fatto tendono ad erodere ulteriormente un margine di guadagno già molto compresso.
Ecco il testo approvato:
La Faib Confesercenti Provinciale di Roma registra la gravissima situazione in cui versano le gestioni, sia sotto il profico economico, che più complessivamente gestionale. L’eccezionale crisi in atto, il calo dei consumi, l’aumento della pressione fiscale, dei costi, degli adempimenti e delle responsabilità improprie scaricate sulle gestioni, la decurtazione, se non il vero e proprio saccheggio del margine, giunto ai minimi storici per la Categoria, la concorrenza selvaggia innescata dallo sviluppo di impianti privati e dalle stesse Compagnie petrolifere, anche all’interno del loro stesso marchio, determinano una situazione ormai non più sostenibile.
Senza una chiara, netta e urgentissima inversione di tendenza, con risposte positive immediate alle vertenze aperte, la Categoria è destinata ad essere espulsa dal settore nel peggiore dei modi.
Si tratta di un momento eccezionale, giunto al culmine, che ha bisogno di focalizzare obiettivi a breve e medio periodo per riuscire a superare questa fase critica. Proposte in sintesi:
● stop a politiche di prezzo discriminatorie tra gestori e costose campagne promozionali e carte aziendali
● stop al saccheggio del margine
● stop alla selfizzazione selvaggia
● stop a nuove tasse, aumenti Iva e Accise, imposte locali e inutili e costosi adempimenti
● stop a iniziative legislative nazionali di intervento nel settore (Dl. Fare 2) senza il necessario confronto con le parti
● per l’affermazione del lavoro, dei diritti e delle regole
● per una rete europea, gestita da gestori liberi imprenditori
● per il rinnovo dei contratti economici
● per la reale semplificazione e la sicurezza
● per una nuova Legge Regionale del Lazio che fissi nuove regole
Senza una chiara inversione di rotta, la ripresa del confronto, il giusto riconoscimento dei diritti, i gestori ritengono che non si possa dire archiviata definitivamente la proposta di liberalizzazione delle gestioni dagli attuali vincoli contrattuali.
Amici gestori, riappropriamoci del margine, del nostro lavoro, dei nostri diritti, della nostra dignità. La Faib è l’Associazione di tutti i gestori e la sede in cui discutere, confrontarsi, decidere e quindi assumere iniziative unitarie, ma il primo avamposto dove affermare i tuoi e i nostri diritti e raggiungere gli obiettivi, è e resta il tuo impianto. Per tornare a dare forza e coraggio alla categoria, nel Cinquantennale della Faib, ritorna il “martedi sindacale”: la Faib di Roma riapre le porte a tutti gli Associati riunendosi tutti i primi martedi del mese, a partire da martedi 5 novembre, ripristinando una abitudine del passato che consenti a tanti gestori di incontrarsi, socializzare, confrontarsi e non essere soli con le proprie decisioni. Finché c’è un Gestore, c’è la Faib, finché c’è la Faib, ci sono i Gestori.