Si è svolta ieri al Mimit la riunione tecnica per un approfondimento degli aspetti attuativi del Decreto trasparenza
I profili tecnici della rappresentanza della filiera petrolifera hanno incontrato i responsabili ministeriali che lavorano alla stesura del DM attuativo della L.23/23.
L’incontro segue quello politico del 22 marzo us ( cfr https://www.faib.it/cartello-prezzo-medio-il-mimit-illustra-le-linee-guida-del-dm-attuativo-osservazioni-e-riserve-dalle-associazioni-della-filiera/) in cui furono affrontate le principali criticità.
I profili tecnici della rappresentanza della filiera, pur senza ribadire i limiti e le evidenti storture di una norma con profili anticoncorrenziali, hanno rappresentato i principali punti di problematicità attuativa della norma introdotta nonostante il diverso parere delle parti sociali e dell’Antitrust, oltre che di diverse forze politiche.
Tutta la filiera ha insistito sull’impossibilità tecnica e logistica di dotare in 90 giorni i circa 23 mila pv della rete dei nuovi cartelloni del prezzo medio regionale per la rete ordinaria e del prezzo medio nazionale per quella autostradale. In questo senso tutti gli intervenuti hanno chiesto il rinvio del cartello di 9 mesi dal momento della pubblicazione del DM. Per andare incontro alle esigenze manifestate di fornire quanto prima le informazioni previste dalla L.23/23 sul prezzo medio dei carburanti sugli impianti di distribuzione, i rappresentanti della filiera hanno offerto la possibilità, a partire dal 1° giugno, di mettere in modo visibile sui pv un QR- Code che, rimandando al sito Osservaprezzi del Mimit, rendesse per tutti i cittadini interessati disponibile l’informazione. Per i rappresentanti della filiera, l’introduzione del QR-Code potrebbe anche essere una soluzione in via sperimentale, con la subordinata che potrebbe operare in via principale laddove ritenuta sufficientemente adeguata allo scopo, come peraltro raccomandato da diversi ordini del giorno di indirizzo al Governo approvati in Parlamento.
Su altri profili i rappresentanti della filiera hanno ribadito l’incongruità di un prezzo medio rilevato il giorno prima per quello successivo ed hanno suggerito l’ elaborazione del prezzo medio regionale al mattino alle 8.00 e la messa on line sul sito del Mimit subito dopo, con possibilità, in via di verifica, di invio ai gestori. Per quanto riguarda l’obbligo di esposizione del suddetto prezzo medio, il cartello dovrebbe essere aggiornato 2 ore dopo l’apertura e comunque non prima delle 10.30. L’obbligo dovrebbe prevedere l’ esclusione di aggiornamento a impianto chiuso e durante le domeniche e i festivi; i rappresentanti hanno anche richiesto l’esonero dall’obbligo anche per ferie e motivi di salute, a impianto non presidiato, per evitare che il nuovo onere alteri i diritti dei lavoratori delle aree di servizio.
Il confronto si è poi spostato sull’enorme e ingovernabile sistema sanzionatorio determinatosi dalla stratificazione normativa e dalla sua incerta interpretazione, verso cui il Mimit non ha mai espresso posizioni nette e definite. Premesso che le sanzioni sono diminuite da 500 a 200 €, sono stati avanzati una serie di rilievi sia in ordine alla sanzionabilità e non cumulabilità retroattiva sia di separazione degli obblighi di comunicazione da quelli di esposizione, sia di responsabilità in solido del titolare che deve fornire la cartellonistica, essendo evidente che in ragione dell’organizzazione contrattuale del settore è il proprietario dell’impianto che deve fornire il nuovo cartello, con le modalità ritenute idonee. E’ stata poi ribadito la necessità che il Governo dia seguito agli impegni presi in materia di semplificazione della cartellonistica superando il cartello del differenziale prezzi self e servito. Si ritiene, anche alla luce delle novità nel frattempo intervenute con riferimento alla trasparenza dei prezzi dei carburanti (decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, convertito in legge 10 marzo 2023, n. 23), che si presti solo a creare confusione nel consumatore la presenza di un ulteriore diverso cartello; questo anche nell’ottica di una semplificazione delle norme e nella considerazione che il consumatore possa contare, negli impianti, su un’informazione completa e trasparente.