E’ stato pubblicato l’avviso ministeriale recante le informazioni da trasmettere all’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) entro il 31 maggio di ogni anno in ordine alle quantità di emissioni in atmosfera di gas fluorurati, ai sensi dell’Art. 16 DPR n. 43/2012 da parte degli operatori gas. Tale dichiarazione riguarda in particolare gli operatori delle applicazioni fisse di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore, nonché dei sistemi fissi di protezione antincendio, contenenti 3 kg. o più di F gas ad effetto serra.
Pertanto si ritiene esonerato dall’adempimento in oggetto chi recuperi/ricarichi tali gas dagli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore.
Per operatore si intende una persona fisica o giuridica che eserciti un effettivo controllo sul funzionamento tecnico delle apparecchiature e degli impianti contemplati dal Reg. (CE) n. 842/2006. In caso di installazioni più complesse il proprietario, in genere, può sottoscrivere contratti di assistenza per l’esecuzione delle operazioni di manutenzione/riparazione, ed in base agli accordi contrattuali tra le parti sarà definito chi è l’operatore. La dichiarazione dovrà essere trasmessa con inoltro telematico all’Istituto ISPRA, accedendo al seguente link: www.sinanet.isprambiente.it/it/fgas.
Il Ministero dell’Ambiente, inoltre, informa che nei prossimi giorni saranno disponibili le informazioni per la registrazione al sistema e le istruzioni per la compilazione della comunicazione ai sensi dell’Art. 16 comma 1 del DPR 43/2012.
Sulla questione, considerato che la platea dei soggetti tenuti è amplissima (tali "operatori" vanno dai privati cittadini, ai responsabili di Enti pubblici e privati, agli imprenditori di ogni settore – alimentazione, turismo, servizi… e installatori) in quanto l’unica soglia è relativa ai 3 kg. di gas e la sanzione a carico degli obbligati è pesante: da 1.000 a 10.000 € (ex Art. 6 comma 3 D.lgs 26/2013), ci stiamo attivando, come Rete Imprese Italia per inviare con urgenza una nota sia ai Parlamentari dell’apposita Commissione che direttamente al Ministero per segnalare la nostra forte preoccupazione in ordine ai nuovi adempimenti e chiedere una congrua proroga.
Presso gli Uffici territoriali Confesercenti è attivo un apposito servizio in grado di assistere gli operatori interessati.