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Gestori carburanti, Faib: da questa sera impianti spenti

Parte questa sera la protesta unitaria dei gestori carburanti aderenti a Faib Fegica e Figisc contro il caro carburanti

I benzinai sono strozzati dagli aumenti, denuncia il Presidente Faib Giuseppe Sperduto, che, prosegue: “Aumenta l’esposizione per l’acquisto dei prodotti (per 20 mila litri il gestore deve pagare circa 40 mila euro, e spesso non ce l’ha);  si riducono le vendite; sono aumentati i costi di gestione, soprattutto di energia elettrica (+ 78%) e di gas per chi ne fa uso (+ 71%) è cresciuta la tariffa rifiuti (+3,1%) e il margine di guadagno fisso evapora. In un anno i benzinai, per effetto degli aumenti, hanno perso oltre il 30% del loro esiguo margine fisso passando dal 3 al 2% ogni litro. Poco più di 3 cent al litro medi. Forse una delle poche categorie al mondo che quando aumenta il prezzo di vendita di un prodotto che vende, non solo non ci guadagna, ma ci rimette.  (cfr grafici). Per questo abbiamo chiesto al Governo un intervento urgente dando applicazione a quanto previsto dalla L. 244/07, in tema di Accisa Mobilie (o anticiclica) che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti dell’Iva (già oggi maggiori di 7,00 €cent/lt. rispetto solo a due mesi fa) e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici. Nel frattempo, parte la nostra protesta di spegnimento delle luci per contenere le spese di gestioni.”

Come si distribuisce una spesa di 20 euro di benzina: a confronto il

mese di marzo 2022 su 2021

  marzo 2021 marzo 2022
accisa 9,47 7,46
iva 3,60 3,61
costo internazionale del prodotto 4,93 7,48
ricavo lordo industriale 1,59 1,16
margine lordo del gestore 0,40 0,30

Di seguito la ripartizione su diversi grafici

 

 

 

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