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Faib Autostrade: dare seguito alla diffida extragiudiziale e sostegno alle azioni individuali

L’Assemblea dei gestori autostradali della Faib del centro nord, riunita e molto partecipata ad Alessandria il 26 marzo u.s, ha affrontato le questioni principali dell’agenda di settore, avendo al centro della discussione la questione della diffida extragiudiziale rivolta a tutte quattro Compagnie hanno risposto (Esso, TotalErg, Q8, Shell) rigettando in toto le argomentazioni avanzate nella diffida, ma rendendosi disponibili ad avviare trattative sull’argomento, con le Organizzazioni Sindacali di categoria.
Eni, da parte sua, ha già avviato con le Associazioni dei gestori incontri che hanno portato alla definizione di una modalità operativa per il riconoscimento delle sofferenze e però finora ha mostrato una scarsa volontà a pervenire ad un reale accordo sulla questione.
Altre Compagnie come API-IP e IES, non hanno neppure risposto alla diffida extra giudiziale rifiutando, fino ad oggi, sul segmento autostradale, un qualsiasi dialogo con le Organizzazioni Sindacali di categoria.
Nel corso dell’incontro, stante quanto sopra è stato esposto all’Assemblea, la Faib Autostrade ha ribadito la propria posizione di disponibilità al confronto, confermando la volontà di incontrare, anche ripetutamente, le Compagnie disponibili al dialogo, fermo restando però che l’attuale crisi del comparto non permette ritardi e/o mediazioni al ribasso rispetto ai documentati conti economici puntualmente presentati dalle gestioni ADS.
Pertanto è stata ribadita la posizione Faib di lasciare le porte aperte alla disponibilità negoziale, non escludendo il ricorso all’eventuale azione legale, peraltro già chiaramente paventata con lettera extra giudiziale inviata dalle tre Organizzazioni di categoria.
L’Assemblea degli operatori autostradali della Faib, stante il contenuto del dibattito, ha indicato nell’azione rappresentata dalla comunicazione extragiudiziale la strada di maggior pressione e di apertura di nuovi spazi negoziali, pur in un contesto come quello italiano dove le azioni legali collettive rimangono di difficile gestione. E’ in questo scenario che – ferma la scelta dell’azione collettiva – si pone l’opzione di favorire, in alternativa alla chiusura negoziale opposta dalle Compagnie, le azioni legali individuali per ogni gestione ADS, con il chiaro e coordinato supporto degli Uffici Legali delle Organizzazioni di categoria.