L’Eni con una comunicazione ufficiale indirizzata a Faib, Fegica e Figisc ha disdettato l’Accordo sui cali carburanti del 14.11.2005 a far data dal 1 luglio 2013.
Nella nota l’Azienda lamenta l’inadeguatezza dell’Accordo in oggetto a contenere i cali entro i limiti fisiologici della componente termica.
La nota fa seguito ad anticipazioni che la stessa Azienda aveva correttamente anticipato alle Associazioni dei gestori unitamente alla volontà di procedere ad una nuova determinazione, possibilmente entro la data di efficacia del recesso.
L’Azienda ha anche precisato che i cali registrati sino al 1° luglio 2013 e correttamente rendicontati come previsto dall’Accordo in questione saranno regolarmente rimborsati. Pertanto fino al 1° luglio c.a. i gestori dovranno attenersi alla procedura prevista.
Così come già anticipato per le vie brevi, le Associazioni nel prendere atto della volontà aziendale hanno rimarcato alcune osservazioni comunicate con una nota congiunta alla Compagnia.
Nella nota Faib, Fegica e Figisc lamentano la inopportunità della disdetta che poteva essere evitata , in contemporanea con l’avvio di una procedura per un nuovo accordo.
Le tre Associazioni contestano il metodo che “conferma l’approccio aziendale tenuto in questi ultimi anni. Faib, Fegica e Figisc lamentano che le cosiddette “verifiche” (…), sono avvenute senza alcuna possibilità di riscontro, di condivisione e di contraddittorio con le Organizzazioni di categoria, nella loro qualità di Parti contraenti dell’Accordo, sia in relazione ai criteri di ricerca adottati, sia per i risultati ottenuti sul campo, sia, infine, per la loro rielaborazione finale.”
Le Federazioni nella nota hanno ribadito “la loro ferma adesione ai principi di legalità e di correttezza” (…) testimoniato dalla “ratio e lo spirito con il quale tutte le Parti sono giunte alla condivisione negoziata ed alla sottoscrizione dell’Accordo del 14.11.05.”
La nota congiunta prosegue segnalando che “E’ proprio la convinta adesione unanime al principio di dotare il “sistema” di adeguati strumenti volti a mettere sotto controllo il cosiddetto “fenomeno cali” (che – è bene chiarirlo incidentalmente – danneggia i Gestori, costretti a pagare in anticipo quantità di prodotto non consegnate dall’Azienda e dai vettori da essa contrattualizzati) e meglio rilevare le differenti cause che concorrono a determinarlo, che portarono Azienda e Organizzazioni di categoria alla sottoscrizione del suddetto Accordo che sostituisce il precedente Accordo Interprofessionale del 25 luglio 1984 (oltreché quello dell’11 settembre 1984 per la viabilità autostradale).”
Alla luce di queste osservazioni Faib, Fegica e Figisc hanno sollevato diversi profili di riflessione sull’utilità dell’attuale disdetta, “Tanto più, al contrario, che è proprio l’Azienda ad aver rinunciato, (…), in tutti questi anni ad utilizzare gli strumenti di controllo e verifica nell’Accordo chiaramente previsti e messi a disposizione…”.
In conclusione, le Federazioni dichiarano la loro consueta disponibilità all’apertura di un “Tavolo per il riesame della tematica cali”, pur , “ricordando, con l’occasione, che – come è nella prassi e in diritto – nelle more di una nuova e differente contrattazione collettiva, alla data di efficacia della Vostra disdetta la suddetta tematica tornerebbe automaticamente ad essere regolata dai già citati Accordi Interprofessionali del 25.7 e dell’11.9.1984”.