La Faib-Confesercenti di Pavia alza gli scudi contro l’installazione dell’ennesimo distributore pompa bianca, no-logo in un’area a forte intensità commerciale nel pavese. La nuova apertura va ad insistere in un bacino già intensamente servito senza apportare alcun beneficio in termini di servizio ai cittadini. Infatti, nel raggio di sei chilometri, ci sarebbero già altri otto distributori. “Siamo in presenza di un equilibrio delicato e fragile, – ha denunciato il Presidente Provinciale Marco Busin – con la crisi degli erogati che registriamo si rischia di far chiudere impianti e creare disoccupazione”.
Faib sta conducendo una battaglia su tutti i fronti: sia su quello politico-sindacale che amministrativo.
L’Associazione, intanto, ha chiesto un incontro al Sindaco oltre all’accesso agli atti con cui sono stati autorizzati i lavori per la costruzione dell’impianto non escludendo nemmeno un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale mentre a livello politico comunale già è stata presentata un’interrogazione sul caso specifico.
C’è grande preoccupazione, insomma, anche tra i gestori con impianti nelle immediate vicinanze che hanno margini di guadagno sempre più ridotti a causa della concorrenza delle pompe bianche. Secondo il Presidente Provinciale Busin “le vendite di carburante in un anno sono calate del 13%”.