Si allunga la lista delle Compagnie segnalate al Ministero dello Sviluppo Economico per l’apertura dei Tavoli delle vertenze collettive.
Dopo Eni, Q8 e Totalerg è la volta di Ies.
Faib, Fegica e Figisc hanno scritto al Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, per dar “seguito agli incontri avuti in sede ministeriale con all’oggetto le modalità di applicazione delle norme contenute nella L. 27/2012 nel corso dei quali è emerso con chiarezza come le Compagnie petrolifere non intendano, in alcun modo, dare esecuzione a quanto Parlamento e Governo hanno sancito”.
La nota prosegue segnalando che “Partendo da questo presupposto di carattere generale, le scriventi Federazioni ritengono indispensabile che sia di diretta conoscenza dell’Amministrazione una ulteriore iniziativa assunta da Ies Italiana, che sta adottando – intanto per alcuni gestori, probabilmente in attesa di generalizzare tale pratica -, in sostituzione dei normali contratti vigenti e definiti per Legge, un contratto di fornitura di servizi”.
Per Faib, Fegica e Figisc “Si tratta dell’ennesimo atto grave che tale Azienda ha deciso di attuare, pure in spregio delle previsioni contenute da ultimo nella L. 27/2012, nonché del ruolo dalla medesima norma attribuito al Ministero dello Sviluppo Economico relativamente alla introduzione di nuove tipologie contrattuali”.
Le Associazioni dei gestori denunciano che “il contratto adottato da Ies Italiana viola manifestamente le Leggi speciali che regolano il settore per ciò che riguarda gli elementi economici che dovrebbero essere regolati attraverso specifici accordi interprofessionali aziendali stipulati con le Organizzazioni di categoria, ai sensi della L. 57/01 espressamente richiamata nella normativa approvata nel 2012, alle quali la suddetta Azienda si è sempre e fino a tutt’oggi sottratta, rifiutando ogni e qualsivoglia livello di contrattazione…”.
In considerazione della denuncia avanzata Faib, Fegica e Figisc “rinnovano la richiesta, con carattere di assoluta urgenza, che il Ministero dello Sviluppo Economico avvii immediatamente la procedura per il tentativo di mediazione delle vertenze collettive ai sensi del quadro normativo di riferimento vigente”.
A seguito della diffida una nota unitaria delle tre Federazioni ha provveduto a notificare alla compagnia l’avvenuta segnalazione al Ministero.