Scoppia di nuovo un caso IP a Roma: una protesta dei benzinai che presto potrebbe allargarsi contro un prezzo dei carburanti venduti in servito “scandaloso”. La FAIB di Roma lamenta anche il mancato rispetto degli impegni contrattuali.
La FAIB di Roma informa che l’Italiana Petroli, dopo aver già raggiunto soglie di differenziale enormi tra i prezzi di vendita praticati, sia di benzina che gasolio, in self rispetto i prezzi praticati in servito negli anni appena trascorsi e dopo aver sottoscritto una intesa con le associazioni di categoria, che tutti noi (OO.SS.) abbiamo auspicato tendesse anche a contenere tale differenziale, dobbiamo osservare, che il prezzo dei carburanti in servito praticato da questa azienda sta di nuovo crescendo arrivando mediamente ad attestarsi in 37 cent. al litro e in alcuni casi addirittura 48 cent al litro. Il differenziale tra i prezzi dei carburanti erogati in self e in servito più alto del mercato.
Una pratica, questa, che oltre ad allontanarsi delle positive previsioni contrattuali sottoscritte, a cui le parti sono giunte dopo un lungo scontro e una difficile trattativa, non si giustifica dal punto di vista economico.
“E’ inutile aver sottoscritto un accordo economico che garantisce ai gestori IP un margine unico, uguale sia per le vendite in self o in servito, quando questa Azienda si posiziona con un listino prezzi fuori da ogni logica di mercato, facendo perdere quella fetta di mercato in servito che faticosamente il gestore, grazie alla sua capacità di relazionarsi con il cliente, si era guadagnato la fiducia degli stessi, con l’aggravante di essere etichettati come ladri rispetto al servizio offerto che non giustifica minimamente quel differenziale”. Questo il commento amareggiato per come questa Azienda disattenda sistematicamente quell’intesa tanto voluta dalle parti, dell’ex presidente nazionale di Faib, Martino Landi, firmatario dell’Accordo sottoscritto, sentito dalla FAIB di Roma sulla situazione esposta.
Per questa ragione sta montando di fatto la protesta nella categoria con iniziative spontanee di “sciopero” del servito sugli impianti con un differenziale superiore ai 30 cent al litro per i carburanti venduti in servito.
Ribadiamo che tale differenza di prezzi è ingiustificata rispetto sia ai prezzi praticati che al margine riconosciuto alle gestioni, sia nei confronti dell’utenza, che in servito si trova a pagare il carburante molto più caro. Se questa azienda e le altre non rivedranno la politica dei prezzi nella modalità servito proponendo un differenziale sostenibile medio di mercato, la protesta sarà inevitabile e si allargherà.
Pertanto la FAIB di Roma chiede che la IP allinei il differenziale tra prezzo self e prezzo del servizio dei carburanti alla media di mercato entro una soglia più fisiologica, che comunque, è bene precisare, resta molto superiore al costo effettivamente sostenuto per la distribuzione in servito.
Inoltre, la FAIB di Roma chiede con urgenza l’applicazione dell’Accordo anche ai gestori dei retisti a cui la IP fattura direttamente e che la stessa mantenga gli impegni risarcendo i gestori dei cali denunciati, delle differenze margini e degli altri sospesi che si era impegnata a risolvere. La FAIB di Roma stigmatizza, infine, anche il continuo rinvio della IP degli incontri programmati di verifica del complesso dell’intesa: un atteggiamento dilatorio che danneggia le gestioni.
Così facendo la IP, sostiene la FAIB di Roma, sta tradendo gli impegni assunti mettendo in seria discussione un’intesa raggiunta con grande sofferenza.