Vertenza carburanti al centro delle trasmissioni radiofoniche.
Ieri sera il Presidente Nazionale della Faib Martino Landi, ai microfoni di RDS, ha rilanciato le motivazioni che erano alla base delle proteste dei gestori pur chiarendo che le Associazioni avevano sospeso le agitazioni sulla rete – "No rid day" e sospensione dell’accettazione dei pagamenti con carte di credito – a fronte degli impegni presi dal Sottosegretario sia in riferimento all’apertura dei Tavoli di conciliazione con le Compagnie che alla preparazione del nuovo Decreto sulla moneta elettronica. "Il Governo è impegnato sulle istanze della categoria – ha dichiarato Martino Landi – a commento della sospensione delle proteste".
Stamane a Radio 1, nel corso della trasmissione "L’economia prima di tutto", dedicata alla notizia della sospensione delle proteste e delle agitazioni dei benzinai sulla rete, il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Prof. Claudio De Vincenti, ha annunciato che: "Ci sarà un nuovo incontro tra le Compagnie petrolifere e le sigle dei benzinai dopo le feste. Lavoriamo sui margini dei gestori. Intanto il Governo apprezza il ritiro dello sciopero e delle agitazioni programmate per il periodo natalizio da parte delle sigle sindacali dei gestori".
"La tassazione della benzina – ha aggiunto il Sottosegretario – è molto elevata in tutti i Paesi, il nostro in particolare ma teniamo conto che l’aumento delle accise è una voce su cui si è inciso, anche per finanziare cose importanti come, nel giugno scorso, gli interventi in favore dei terremotati dell’Emilia Romagna. Quindi attenzione alle polemiche sul prezzo della benzina, perché certe volte sono sbagliate."
Il Sottosegretario ha poi continuato dicendo che: "Piuttosto bisogna ridurre il prezzo al netto delle imposte, che rimane più alto che in altri Paesi europei per inefficienze della rete distributiva e per una carenza di concorrenza. Se incidiamo su questi aspetti il prezzo può tornare in linea con la media europea".
Su questi temi Faib, come Fegica e Figisc, hanno sempre dato ampia disponibilità al confronto, incontrando il rifiuto delle Compagnie.