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Sciopero, adesioni oltre il 90%. Successo della Manifestazione in Piazza Montecitorio: tripudio di bandiere Faib, Fegica e Figisc. La Presidenza della Camera informata dell'arroganza di Compagnie petrolifere e banche

Adesioni altissime allo sciopero dei benzinai: tutto esaurito ai distributori, lunghe file di automobilisti, disagi al traffico, massiccia copertura mediatica.
E’ questa la fotografia degli ultimi due giorni sulla rete carburanti.
Dopo l’inizio della mobilitazione nazionale avviata ieri alle 19.00 con la chiusura degli impianti, come da programma si è svolta oggi una Manifestazione di protesta davanti a Montecitorio, di fronte alla Camera dei Deputati.
"Alle 10.00 di questa mattina – si legge in una nota congiunta – risulta che, al netto dei punti vendita aperti per garantire i servizi minimi disposti dall’Autorita’ di Garanzia, ha aderito allo sciopero il 92% dei gestori italiani. Si tratta di una risposta eccezionale – prosegue la nota – soprattutto se si considerano le inaudite forme di minaccia e ricatto messe in atto diffusamente dalle Compagnie petrolifere nei giorni scorsi e in queste ore stesse. Ma è anche la più ampia e convincente dimostrazione della drammaticità dello stato in cui versa una intera categoria di lavoratori a causa delle violazioni delle Leggi di cui sono responsabili petrolieri e banche e della sottovalutazione che il Governo, in tutta evidenza, ha fatto della situazione.”
Alla Manifestazione in Piazza Montecitorio hanno partecipato oltre un migliaio di gestori giunti da ogni parte d’Italia sventolando le bandiere di Faib Fegica e Figisc.
Nutrite le delegazioni Faib giunte da Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Piemonte, Lazio, Sardegna, Sicilia e dalle altre Regioni del centro sud che hanno occupato un largo settore della Piazza davanti al Parlamento.
Nel corso della Manifestazione hanno raggiunto i gestori Parlamentari, Consiglieri Regionali, Rappresentanti del mondo della stampa e delle Istituzioni.
Tra i Parlamentari si segnalano la partecipazione dell’On. Andrea Lulli e dell’On. Susanna Cenni del Gruppo PD della Commissione Attività Produttiva della Camera dei Deputati, del Dr. Antonio Lirosi, Responsabile Area Commercio e Consumatori del PD; tra i Senatori, il Sen. Filippo Bubbico e Anna Rita Fioroni, del PD, e del Sen. Elio Lannutti dell‘IDV, della Commissione Industria del Senato e del Sen. Sergio Divina, Presidente della Commissione Prezzi del Senato della Repubblica.
Al termine della giornata Faib Fegica e Figisc sono state ricevute dalla Presidenza della Camera dei Deputati dove, assente il Presidente Fini, trattenuto da impegni istituzionali con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, i Rappresentanti Sindacali hanno illustrato le motivazioni dello sciopero, denunciando l’arroganza delle Compagnie petrolifere che si rifiutano di rinnovare gli accordi economici e saccheggiano il reddito delle imprese di gestione insieme alle banche che si mangiano metà dei margini per l’operatività delle carte di credito: una situazione insostenibile che sta portando i gestori sull’orlo del fallimento e nell’area di rischio usura. Il Consigliere Capo della Segreteria del Presidente Fini, Dr. Alberto Solia, ha preso atto della gravità della denuncia e ha garantito che informerà il Presidente che già in passato ha mostrato sensibilità alle questioni sollevate dai gestori della rete carburanti.

 


 

Rassegna Stampa

 

Benzina: De Vincenti, riconvocheremo gestori dopo sciopero
(ANSA) – Roma, 12 dic. – ”I benzinai li riconvocheremo dopo lo sciopero”. Cosi’ il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti sullo sciopero dei gestori, a margine dell’audizione alle commissioni riunite Ambiente e Attivita’ produttive alla Camera sul decreto per l’Ilva.
”Da parte del governo – osserva De Vincenti – c’e’ stata una grande apertura, le cose che dovevamo fare le stiamo facendo a cominciare dalle nuove tipologie contrattuali”, anche per dare attuazione alle norme del decreto sulle Liberalizzazioni. Lo sciopero, conclude De Vincenti, e’ ”determinato dalla forte distanza forte” delle posizioni ”tra compagnie petrolifere e gestori” riguardo alle condizioni economiche dei gestori.